Parchi della Tanzania

Area di conservazione del Ngorongoro

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Area di conservazione del Ngorongoro

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In quale
periodo andare?

Il periodo migliore per un foto-safari anche in questo caso è la stagione secca che va da luglio a ottobre, in quanto gli animali assetati si concentrano intorno ai punti d’acqua a noi noti, e la vegetazione meno fitta permette di osservarli più facilmente.
Ad ogni modo la riserva del Ngorongoro si può visitare in qualsiasi periodo dell’anno perché anche nella stagione delle piogge, i rovesci non sono particolarmente violenti e la natura è estremamente rigogliosa.

Se il tuo desiderio è quello di assistere alla Grande Migrazione, ricorda che il periodo più adatto per visitare la riserva va dalla fine di dicembre all’inizio di marzo, quando le mandrie si spostano da nord a sud del Serengeti passando anche per le aree del Cratere del Ngorongoro.

Caratteristiche topografiche

Area di conservazione
del Ngorongoro

All’interno dell’area protetta del cratere del Ngorongoro vivono tutt’ora i Masai, autoctoni strutturati in villaggi semplici ma caratteristici, che con il loro bestiame vivono a stretto contatto con gli animali selvatici.
Questa zona è contraddistinta da ben nove crateri, il più importante e maggiormente visitato è senza dubbio il Cratere del Ngorongoro, che con i suoi 8.292 km² visti dalla terrazza panoramica, lascia tutti senza fiato.
L’area di conservazione di Ngorongoro dista 180km a nord-ovest da Arusha e si trova a metà strada per arrivare al Parco Nazionale del Serengeti. Il cratere, formatosi circa 2,5 milioni di anni fa a seguito dell’esplosione del vulcano, raggiunge sui bordi altezze di oltre 2000 mt con temperature miti di giorno (14/16°C), ma che possono scendere fino al di sotto dei 10°C durante la notte. Uno dei punti più suggestivi, con una vista indimenticabile, è appunto il Crater View Point dal quale si può ammirare dall’alto, oltre che il cratere, anche il lago Magadi e la foresta di Lerai.

Dal 1978 fa parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO e dal 1981 è Riserva Internazionale della Biosfera. Questo ha permesso di proteggere la zona e di conservare al meglio le numerose risorse naturali; il cratere di Ngorongoro è stato votato inoltre come una delle sette meraviglie naturali dell’Africa.

All’interno dell’Area di Conservazione di Ngorongoro si trova la “Gola di Olduvai”, detta anche “Culla dell’Umanità” importante sito archeologico dove sono stati rinvenuti resti di ominidi risalenti a circa 3,5 milioni di anni fa.

Flora & Fauna

Scopri le piante, i fiori e gli animali

Il cratere si è guadagnato l’appellativo di “Giardino dell’Eden Africano” in quanto al suo interno troviamo una forte concentrazione di flora e fauna anche grazie alle paludi e al lago Magadi dove si possono osservare fenicotteri e gru coronate. La concentrazione di animali nella riserva del Ngorongoro è unica al mondo, si stima una presenza di circa 30.000 animali, troveremo durante tutto l’anno bufali, elefanti, ippopotami, zebre, gazzelle, ghepardi, leopardi, leoni e il (più raro da avvistare) rinoceronte nero.
Numerosi inoltre gli uccelli fra i quali poiane, struzzi, falchi e molte aquile!
Durante il safari nel Ngorongoro, la pausa pranzo è davvero particolare, sosteremo infatti nell’area pic-nic in compagnia degli ippopotami.

Anche per quanto riguarda la flora, l’area di conservazione del Ngorongoro ti stupirà con il suo susseguirsi di differenti paesaggi. La cresta esterna del cratere è ricoperta interamente da una foresta, mentre al suo interno si sono sviluppati vari ecosistemi come pascoli, paludi o ancora foresta e prateria. Al centro del cratere si trova il lago alcalino Makat, alimentato dal fiume Munge.

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